viernes, 22 de marzo de 2013

El precio de la integración

Hoy me toca desahogarme otra vez... sí soy una persona habladora y me paso muchos días en el trabajo con voto de silencio porque no tengo gente con la que hablar. Como dice mi hermana mayor existe una diferencia cultural entre Suiza y España muy grande en cuanto a comunicación. En Suiza la gente, para mí, habla demasiado poco y en España la gente simplemente habla demasiado jajaja. Así que vengo de un sitio donde estaba acostumbrada a compartir cosas del día a día con compañeros de trabajo y a un nivel de conversación que ahora aquí no puedo llevar. Y cuando me relajo y sale mi comportamiento natural, me han mirado raro....

(origen de la foto)



Entonces me pregunto, ¿tengo que renunciar a mi forma de ser, a mi naturaleza que me impulsa a actuar como siempre he hecho y que aquí no es comprendida (a veces hasta mal vista) sólo para poder sentirme más integrada? ¿Tengo que intentar ser más como ellos, con su carácter diferente al mío, para que me acepten en su sociedad? Por supuesto uno tiene que seguir las costumbres del país que le ha recibido pero ¿significa eso también que debes sacrificar tu personalidad?

2 comentarios:

  1. Me lo chiedo sempre anch'io. E mi rispondo che non spetta all'emigrante assimilarsi al paese in cui vive, ma al paese accettarlo nella sua diversita'. Io credo che integrazione non sia sinonimo di assimilazione ma di accettazione. Se un paese non ti accetta per quello che sei, ma invece ti giudica e condanna, potrai mai innamorartene e cercare di abbracciarne la cultura e farla un po' piu' tua? E' il principio del riccio: se ti attaccano ti chiudi, ti attacchi alla tua cultura e identita',se ti accettano per come sei, non hai paura che devi cambiare e perderla e ti apri e piano piano lasci che il mondo intorno a te ti entri dentro e non sei piu' come prima e non vuoi essere piu' come prima. Non mi fingerei una di loro, anche se il prezzo potrebbe essere quello di non appartenere mai davvero alla Svizzera, ma di restare come la striscia di cioccolato mal amalgamata nel gelato variegato.

    ResponderEliminar
  2. Grazie per le parole.Veramente penso che non posso cambiare il mio carattere solo per essere più accettata in questa societá. Che parte del mio carattere viene della mia cultura e che parte della mia personalitá?Non lo so, ma come tu hai detto, io devo essere io in tutte le parte, quì, là o in pekino. Questo non significa che non voglio rispettare la cultura del paese in cui abito. Io ho sempre rispettato che l'altra persona possa essere diversa a me. Infatti nella Spagna ho avuto amici de diverse paese: giapponessi, cinesi, italiani o tedeschi. E per me è veramente interessante conoscere altro modo di pensare o di vedere la vita; perche sempre se impara qualcosa. È vero che alla fin fine tutto ha qualche influenza in te, nel mio caso mi piace prendere le cose buone, sia della cultura che sia. Spero poter dire alcun giorno, che ho tanti amici svizzeri che mi hanno accettato come sono. Per il momento solo due... credo. È difficile trovargli... ;)

    ResponderEliminar

Reestructurando relaciones

No sé si debería cerrar este blog puesto que es una etapa de nuestra vida que ya ha terminado y no sé si tiene sentido volver atrás. Pero......